Il diritto allo studio dietro le sbarre di via Burla
“Cultura come strumento di emancipazione, non solo di formazione”. E’ questo il ‘motto’ che potrebbe sintetizzare la convenzione siglata tra l’Università di Parma e l’Istituto penitenziario di Parma e presentata martedì 28 novembre in Università alla presenza del rettore Paolo Andrei, del direttore degli Istituti penitenziari di Parma Carlo Berdini, della delegata dal rettore ai rapporti tra Università e carcere, Vincenza Pellegrino, e della referente degli studenti detenuti per l’Unità organizzativa Contributi, Diritto allo Studio e Benessere Studentesco dell’Ateneo Annalisa Andreetti. Il primo fine? Sancire una collaborazione triennale tra le istituzioni che opereranno in...
Fonte originale: : ParmAteneo - Monday, 4 December, 2017